OCSE – Bocciature per: Germania, Italia e Inghilterra – Russia promossa

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Redazione Financial Panorama

Nella prima metà del 2023, l'economia globale ha dimostrato una maggiore resilienza rispetto alle aspettative, ma le prospettive di crescita rimangono timide, secondo il rapporto Economic Outlook dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE). Questo studio rivela importanti tendenze economiche a livello mondiale e fornisce spunti per comprendere meglio come i paesi stanno affrontando sfide significative.

Tra i paesi che stanno affrontando un rallentamento economico internazionale, la Germania emerge come l'eccezione all'interno del G20, ad eccezione dell'Argentina. Le previsioni suggeriscono che la Germania sarà l'unico membro del G20 a sprofondare in una recessione quest'anno. Questa situazione, che riflette una serie di sfide globali, solleva interrogativi sulla capacità della Germania di risollevarsi rapidamente.

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Anche il Regno Unito guarda a prospettive economiche poco rosee. Nel 2024, il Regno Unito è previsto essere la seconda economia meno performante del G20, subito dopo l'Argentina. Questo indica sfide strutturali che potrebbero continuare a influenzare l'economia britannica nei prossimi anni.

L'Italia, d'altra parte, prevede una crescita economica modesta dell'0,8% per il 2024, un calo di 0,4 punti percentuali rispetto alle previsioni precedenti. La situazione non è molto diversa per il 2023, con un aumento previsto dello 0,8%. Inoltre, le previsioni sull'inflazione in Italia sono state ridimensionate al ribasso, attestandosi al 6,1% per il 2023 e al 2,6% per il 2024, entrambe cifre inferiori rispetto alle stime precedenti.

A livello globale, si prevede che il PIL crescerà del 2,7% nel 2024, un calo di 0,2 punti percentuali rispetto alle previsioni precedenti, e del 3% per il 2023, un modesto incremento di 0,3 punti percentuali. Le prospettive di crescita globale sono ora più caute a causa di una politica monetaria sempre più evidente e di una ripresa economica cinese più debole rispetto alle aspettative. L'OCSE sottolinea anche che mentre l'inflazione complessiva è in diminuzione, l'inflazione core rimane persistente.

Nel contesto dell'Eurozona, le stime di crescita sono state ridotte di 0,3 punti percentuali per il 2023, portando la previsione a +0,6%. Per il 2024, le previsioni sono diminuite di 0,4 punti percentuali, attestandosi a +1,1%. Tuttavia, c'è un lato positivo: l'inflazione è prevista al 5,5% nel 2023, in calo di 0,3 punti, e al 3% nell'anno successivo, in calo di 0,2 punti. Ciò potrebbe rappresentare un segnale di rassicurazione per le autorità economiche dell'Eurozona.

L'OCSE ha sottolineato che i tassi d'interesse della Banca Centrale Europea (BCE) si avvicinano al loro picco, ma ha sottolineato l'importanza di mantenere una politica monetaria restrittiva fino a quando non ci sono chiari segnali di una stabile riduzione delle pressioni inflazionistiche. Nel frattempo, una delle note positive del rapporto è la Russia, che ha visto una revisione al rialzo delle previsioni con un PIL in crescita dello 0,8% nel 2023 e dello 0,9% nel 2024.

In sintesi, l'economia globale sta affrontando sfide significative e l'OCSE sottolinea che i rischi rimangono orientati al ribasso. La capacità di ripresa dipenderà dalla capacità dei paesi di adottare politiche economiche adeguate e affrontare le sfide interne ed esterne che influenzano le loro economie. La vigilanza e la prontezza nell'adottare misure correttive potrebbero svolgere un ruolo cruciale nel plasmare il futuro dell'economia globale nei prossimi anni.

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