Palazzo Chigi: Lo scontro fra Conte e Meloni sul Mes, scuote il panorama politico

Il Mes, Meccanismo europeo di stabilità, si rivela essere il terreno di scontro tra Giuseppe Conte e Giorgia Meloni, con accuse reciproche che alimentano la tensione tra M5s e Palazzo Chigi.

La scorsa settimana, durante dibattiti in Parlamento, la premier Giorgia Meloni ha accusato Giuseppe Conte di aver autorizzato il Mes tre anni fa "contro il parere del Parlamento, senza dirlo agli italiani, con il favore delle tenebre". Conte ha reagito definendo queste affermazioni come "dolose menzogne smentite dagli atti parlamentari". Per risolvere la disputa, Conte ha chiesto formalmente la nomina di un Giurì d'onore per valutare la fondatezza delle accuse.

Il Movimento 5 Stelle (M5s) sostiene che l'offensiva di Meloni sia "premeditata" e abbia l'obiettivo di danneggiare l'ex premier. Meloni ha anche tirato in ballo un presunto "fax" inviato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio all'ambasciatore italiano a Bruxelles, sottolineando che il mancato intervento sulla questione creerebbe un pericoloso precedente di abuso di potere da parte del presidente del Consiglio.

Per affrontare la situazione, Conte ha preannunciato la sua mossa al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, spiegando la richiesta di un Giurì d'onore formalizzata al deputato Lorenzo Fontana. Il regolamento prevede che un deputato accusato di fatti che ledano la sua onorabilità possa chiedere un'indagine parlamentare sulla fondatezza dell'accusa.

Il Giurì d'onore è un organo chiamato a decidere sulla gravità delle accuse e sull'eventuale compromissione dell'onorabilità dei politici coinvolti. Un caso simile si era verificato nell'ottobre 2005 tra Dario Franceschini e Silvio Berlusconi, ma il Giurì fu negato in quanto le parole di Berlusconi furono considerate interpretazioni delle agenzie di stampa.

Il clima tra i pentastellati e Palazzo Chigi è teso, con la questione Mes che aggiunge combustibile al già acceso dibattito politico. Meloni ha accusato Conte di cercare pretesti per ottenere visibilità mediatica in periodo di campagna elettorale, mentre dal centrodestra si è espresso Antonio Tajani, sottolineando il tentativo di Conte di attirare l'attenzione dei media.

Il confronto tra Conte e Meloni è destinato a protrarsi, con un'istruttoria tecnica in corso che dovrebbe durare qualche giorno. Se necessario, verranno nominati commissari che emetteranno una relazione, la cui valutazione avverrà senza dibattito né votazione. Nel frattempo, dalle fila di Meloni non arrivano reazioni, mentre la premier si trova al centro di un confronto anche con Elly Schlein sul tema dell'immigrazione.

La polemica sul Mes continua a scuotere il panorama politico italiano, lasciando aperti interrogativi sulle dinamiche tra i principali attori della scena politica nazionale.

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