Fisco e pignoramento conti correnti, paesi a confronto

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Il dibattito sulle modalità di recupero dei crediti fiscali e sulle misure adottate per contrastare l'evasione fiscale è sempre più acceso in Europa. In particolare, il focus si è spostato sui "pignoramenti sprint", una procedura che consente al fisco di incassare rapidamente i propri crediti, bloccando immediatamente la disponibilità finanziaria dei contribuenti. Questo approccio, ampiamente utilizzato in Spagna, Francia e Inghilterra, ha attirato l'attenzione anche in Italia, con proposte di legge e dibattiti su come migliorare l'efficienza della riscossione fiscale.

In Spagna, l'Hacienda adotta una politica rigorosa per incassare i crediti fiscali non saldati. Gli agenti della riscossione hanno il potere di accedere direttamente ai conti correnti dei debitori, prelevando gli importi dovuti e bloccando i conti fino a quando il debito non viene estinto. Una procedura simile è adottata anche in Francia, dove l'Agenzia di riscossione può accedere ai conti correnti bancari attraverso la procedura ATD (Avis à Tiers Détenteur). Nel Regno Unito, l'Hmrc può riscuotere i debiti fiscali accedendo direttamente ai conti correnti, con l'eccezione di importi inferiori a 1000 sterline.

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In Italia, la proposta di introdurre i "pignoramenti sprint" ha sollevato dibattiti intensi, ma è stata successivamente rivista nel Ddl di bilancio. Il governo italiano ha deciso di limitarsi a prevedere "la possibilità di utilizzo di strumenti informatici per efficientare strumenti già esistenti utilizzati per il recupero d'importi relativi a cartelle esattoriali". Attualmente, il pignoramento presso terzi è già in vigore in Italia e rappresenta la principale misura di riscossione coattiva per recuperare somme iscritte a ruolo.

L'efficacia dei pignoramenti presso terzi è evidente dai numeri del 2022, con 256.466 azioni di pignoramento, di cui 43.978 riguardano pagamenti della Pubblica amministrazione. Tuttavia, il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, solleva una questione sociale importante, sottolineando che il pignoramento dei conti correnti può avere un impatto significativo sulla società. Inoltre, nonostante l'ampio utilizzo di questa pratica, nel 2022 l'agente pubblico della riscossione ha incassato solo poco più di un quarto dei 3,9 miliardi versati nelle casse dello Stato con le procedure di riscossione.

Il confronto con le pratiche adottate in Spagna, Francia e Inghilterra solleva importanti questioni sulle modalità di recupero dei crediti fiscali in Italia. Mentre i pignoramenti presso terzi sono una realtà consolidata, la necessità di trovare un equilibrio tra l'efficacia nella riscossione e l'impatto sociale rimane al centro del dibattito. La riflessione su alternative e strategie più ampie per combattere l'evasione fiscale, come la ricerca di capitali detenuti all'estero e la lotta all'economia sommersa, continua a essere un elemento chiave nella definizione delle politiche fiscali future.

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