Prelievo diretto sui CC da parte di Agenzia delle Entrate, le ultime novità

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Nelle dichiarazioni rilasciate a margine del Consiglio europeo, Giorgia Meloni ha sottolineato una verità, ma allo stesso tempo sembra aver creato confusione. La questione riguarda la possibilità per l'Agenzia delle Entrate di pignorare i conti correnti, un argomento delicato che merita chiarezza e approfondimento.

Meloni afferma con precisione che l'Agenzia delle Entrate già oggi ha il potere di pignorare i conti correnti, e che nella legge di Bilancio non è stata introdotta alcuna norma che consenta il prelievo diretto dai conti. Questo è tecnicamente corretto, poiché il pignoramento è già previsto, ma è necessario esaminare i dettagli della delega fiscale approvata dal governo.

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La delega fiscale, approvata in agosto, mira a razionalizzare, informatizzare e semplificare le procedure di pignoramento dei rapporti finanziari. Meloni afferma che si tratta di semplificazione, informatizzazione ed altro, sottolineando l'importanza di migliorare l'efficienza della riscossione fiscale in Italia, dove i tassi di recupero sono notoriamente bassi.

La prima bozza della legge di Bilancio conteneva una disposizione che consentiva all'agente della riscossione di accedere alle informazioni relative alle disponibilità sui conti correnti prima di procedere al pignoramento. Tuttavia, questa disposizione non ha trovato spazio nella versione attuale, che Meloni sembra accettare.

Nella formulazione attuale, l'agente della riscossione può utilizzare modalità telematiche di cooperazione applicativa e strumenti informatici per acquisire informazioni necessarie al fine di velocizzare i pignoramenti e prevenire condotte elusive da parte del debitore. L'aspetto critico qui è che questa possibilità non è limitata a una fase stragiudiziale, ma può essere attivata prima di avviare l'azione di recupero coattivo.

Questo approccio solleva preoccupazioni legittime sulla privacy e sull'ampiezza dei poteri dell'Agenzia delle Entrate. La necessità di definire i dettagli attraverso un decreto ministeriale indica che la questione richiede ancora chiarezza e regolamentazione.

In conclusione, mentre Meloni sottolinea correttamente che la legge di Bilancio non introduce nuove norme per il prelievo diretto dai conti correnti, la delega fiscale apre comunque la porta a una maggiore ingerenza telematica prima del pignoramento, sollevando questioni importanti sul fronte della privacy e della trasparenza che meritano attenzione e dibattito.

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