È interessante notare che le famiglie con almeno un membro straniero mostrano un'incidenza di povertà assoluta significativamente più alta rispetto a quelle composte solo da italiani. Mentre la percentuale si ferma al 6,4% per le famiglie italiane, sale al 28,9% per quelle con almeno un componente straniero.

I dati regionali evidenziano disparità significative, con il Mezzogiorno che registra la percentuale più elevata di famiglie in povertà assoluta (10,7%), seguito dal Nord (7,5%) e dal Centro (6,4%). Questa disuguaglianza si riflette anche nelle cifre relative ai minori, con 1,27 milioni di bambini che vivono in povertà assoluta, rappresentando il 13,4% del totale.

Per affrontare la crescente crisi, il governo ha implementato misure di sostegno, tra cui notevoli potenziamenti dei bonus sociali per l'energia e il gas nel corso del 2022. Questi interventi hanno contribuito a contenere la crescita della povertà, riducendone l'incidenza di sette decimi di punto.

L'analisi dell'intensità della povertà assoluta, misurata in termini percentuali rispetto alla linea di povertà mensile, rivela una leggera riduzione a livello nazionale (18,2%, dal 18,9% nel 2021). Questo calo è più pronunciato nel Centro (17,1%) e nel Mezzogiorno (19,3%), mentre la situazione rimane sostanzialmente stabile al Nord.

In conclusione, la situazione della povertà in Italia nel 2022 evidenzia la necessità di strategie e politiche mirate per affrontare le crescenti disparità socio-economiche. Il coinvolgimento di tutte le parti interessate, compresi il governo, le organizzazioni non governative e la società civile, è fondamentale per sviluppare soluzioni sostenibili e ridurre l'impatto della povertà sulle famiglie e sugli individui vulnerabili.