Rapporto Istat 2021 rivela che in Italia l’economia sommersa vale 192 Mld

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Nel 2021, l'Italia si trova ad affrontare il persistente fenomeno dell'economia non osservata, un mondo sotterraneo che abbraccia sia l'economia sommersa che quella illegale. Il valore complessivo di quest'ultima, secondo il rapporto dell'Istat intitolato "L'economia non osservata nei conti nazionali (anni 2018-2021)", ha raggiunto la cifra significativa di 192 miliardi di euro.

L'economia non osservata è una realtà complessa e eterogenea, comprendente l'economia sommersa e l'economia illegale. La prima è caratterizzata dalla sotto-dichiarazione del valore aggiunto, dal lavoro irregolare e da pratiche come i fitti in nero e le mance. La seconda include attività vietate dalla legge o condotte da operatori non autorizzati, come la produzione e il commercio di stupefacenti, i servizi di prostituzione e il contrabbando di sigarette.

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Nel dettaglio, l'economia sommersa ha raggiunto i 173,9 miliardi di euro nel 2021, con un aumento di 16,5 miliardi rispetto all'anno precedente. Tuttavia, la sua incidenza sul Pil è rimasta stabile al 9,5%, con dinamiche settoriali eterogenee. Mentre alcune categorie, come Agricoltura, Costruzioni e Commercio, hanno visto una riduzione del peso del sommerso, altri settori come Servizi professionali, Altri servizi alle persone e Altri servizi alle imprese hanno registrato incrementi.

L'analisi settoriale evidenzia che il contributo del valore aggiunto sotto-dichiarato è significativo in settori come Altri servizi alle persone (11,8%), Commercio, trasporti, alloggio e ristorazione (11,7%), e Costruzioni (10,5%). Al contrario, in settori come Istruzione, sanità e assistenza sociale, Produzione di beni di investimento e Produzione di beni intermedi, energia e rifiuti, l'incidenza dell'economia sommersa è meno rilevante.

Il lavoro irregolare ha un impatto maggiore nei Servizi alle persone (22,0%), includendo il lavoro domestico, mentre è limitato nell'Industria e negli Altri servizi alle imprese. Nel comparto dell'Agricoltura, il lavoro irregolare contribuisce al 15,7% del valore aggiunto totale.

Il valore complessivo dell'economia non osservata nel 2021 è cresciuto del 10,0% rispetto all'anno precedente, raggiungendo i 192,0 miliardi di euro. Questa crescita è in linea con l'andamento del Pil, con un incremento del 9,7%. La sotto-dichiarazione del valore aggiunto ha giocato un ruolo chiave in questo aumento, segnando un incremento del 14,6%.

L'economia non osservata rimane un fenomeno significativo in Italia, con impatti settoriali diversificati. La sua comprensione e gestione sono fondamentali per garantire un ambiente economico sano e trasparente. Gli sforzi per combattere questa realtà devono essere mirati e includere strategie efficaci per ridurre la sotto-dichiarazione del valore aggiunto e regolamentare il lavoro irregolare. Solo attraverso azioni coordinate e misure incisive sarà possibile ridurre l'incidenza di un'economia non osservata che, oltre a rappresentare una perdita di entrate fiscali, può distorcere il mercato e compromettere la concorrenza leale tra le imprese.

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