Rivoluzionaria scoperta dell’idrogeno bianco: Giacimento in Francia
Tecnologia
Nella corsa alla decarbonizzazione dell'Unione Europea, la ricerca di fonti energetiche pulite e sostenibili è diventata cruciale a livello mondiale. In questo contesto, l'idrogeno bianco, così denominato per la sua produzione naturale nel sottosuolo, emerge come una possibile soluzione rivoluzionaria. Tuttavia, finora gli esperti ritenevano che la sua presenza in grandi quantità fosse impossibile. Una recente scoperta in Francia, però, potrebbe cambiare il destino dell'energia pulita sulla Terra.
L'idrogeno bianco è un gas incolore, inodore e altamente infiammabile che si forma naturalmente nella crosta terrestre e nel mantello. Si differenzia dall'idrogeno prodotto attraverso processi industriali, come l'idrogeno verde (derivato da fonti rinnovabili), l'idrogeno grigio (derivato da combustibili fossili) o l'idrogeno nero (derivato dal carbone). La sua peculiarità risiede nel bassissimo impatto ambientale, poiché non richiede ulteriori fonti energetiche per l'utilizzo e non emette carbonio durante la combustione.
In teoria, l'idrogeno bianco potrebbe essere la risposta ai principali problemi di inquinamento dei Paesi europei, poiché rappresenta una fonte di energia pulita e rinnovabile. Può essere impiegato nella produzione di elettricità, nell'alimentazione di veicoli a celle di combustibile e nella creazione di carburanti sintetici. Tuttavia, il grande ostacolo finora era la presunta mancanza di giacimenti significativi.
La recente scoperta del più grande giacimento di idrogeno bianco in Francia potrebbe rivoluzionare il settore energetico. I due scienziati Jacques Pironon e Phillipe De Donato, direttori di ricerca del laboratorio GeoRessources del Centro Nazionale di Ricerca Scientifica Francese (CNRS), stavano esaminando il sottosuolo di un vecchio bacino minerario presso la cittadina di Folschviller, nella Lorena. Lì hanno fatto una scoperta straordinaria: l'idrogeno bianco in quantità mai viste prima.
Utilizzando una speciale sonda per analizzare i gas disciolti in acqua nelle formazioni rocciose in profondità, gli esperti hanno trovato una percentuale di idrogeno bianco del 20% a circa 1.250 metri sotto terra. Secondo le stime, a 3.000 metri di profondità, la percentuale di idrogeno potrebbe superare il 90%, indicando un potenziale giacimento di circa 46 milioni di tonnellate di idrogeno bianco.
Fino a oggi, solo un giacimento di idrogeno bianco è stato sfruttato, situato nel Mali, che fornisce circa 5 tonnellate all'anno. La scoperta in Francia potrebbe garantire una fornitura pressoché infinita di questo gas, aprendo la strada a nuove possibilità di produzione di energia pulita.
La scoperta della presenza significativa di idrogeno bianco nella Lorena è motivo di grande entusiasmo per la comunità scientifica. Gli scienziati prevedono di realizzare un pozzo profondo fino a 3.000 metri per confermare la presenza del gas e valutare la fattibilità di un'estrazione su larga scala. Questa scoperta potrebbe anche aprire nuove prospettive di ricerca, suggerendo che il gas potrebbe essere presente in quantità considerevoli in altri siti, come le Alpi, i Pirenei e la Nuova Caledonia.
In conclusione, la scoperta del gigantesco giacimento di idrogeno bianco in Francia potrebbe rappresentare una svolta nella transizione verso fonti energetiche più sostenibili. Se le ricerche future confermeranno l'estensione e la disponibilità di tali giacimenti, l'idrogeno bianco potrebbe giocare un ruolo chiave nel ridurre l'impatto ambientale e accelerare la decarbonizzazione non solo dell'Unione Europea ma del mondo intero. La strada verso un futuro energetico più pulito sembra essere più luminosa grazie a questa sorprendente scoperta.
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