Secondo l’Unione Europea l’Italia crescerà più del previsto nel 2023 ma l’inflazione non migliorerà

L'Italia prevede una crescita economica più robusta nel 2023 rispetto alle stime precedenti, secondo la Commissione europea. La previsione per l'aumento del PIL è stata rivista al rialzo all'1,2%, superando l'0,8% previsto nelle stime di febbraio. Anche per il 2024 si prevede una crescita dell'1,1%, leggermente superiore all'1% previsto in precedenza.

Secondo il Commissario europeo per l'Economia, Paolo Gentiloni, l'Italia proietta la crescita più elevata tra le principali economie europee, una situazione che non si verifica da molto tempo. Al contrario, la Germania prevede una crescita dello 0,2%, la Francia dello 0,7% e la Spagna dovrebbe registrare un aumento del 1,9%.

Tra gli Stati membri dell'UE con la crescita più solida, spiccano l'Irlanda (+5,5% dopo il +12% del 2022), seguita da Malta (+3,9%) e Romania (+3,2%). L'Italia ha registrato una crescita significativa negli ultimi tre anni, pari al 12%, dopo una contrazione del 9% durante la pandemia. Il commissario Gentiloni sottolinea l'importanza di apportare modifiche e adeguamenti al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per garantire una ripresa economica sostenibile nel paese.

Le previsioni dell'UE indicano che il deficit pubblico dovrebbe scendere al 4,5% nel 2023 e al 3,7% nel 2024, mentre il debito pubblico è previsto in calo al 140,4% nel 2023 e al 140,3% nel 2024. L'inflazione si stabilizzerà intorno al 6,11% quest'anno e al 2,9% nel 2024.

Nonostante le previsioni positive per l'Italia, la Commissione europea prevede un rallentamento dell'economia nel 2024. Gentiloni spiega che ciò dipende da alcune politiche espansive che non sono ancora definite e da un livello di investimenti inferiore rispetto alle previsioni italiane. Tuttavia, sottolinea che non bisogna dare un'interpretazione negativa a queste previsioni e che l'impatto del PNRR sull'economia italiana sarà significativo.

A livello europeo, la prospettiva di una recessione è considerata sventata grazie a un avvio dell'anno migliore del previsto. L'economia dell'UE si è espansa nel primo trimestre e si prevede che crescerà moderatamente in futuro. Per l'Eurozona, si prevede una crescita del 1,1% nel 2023 e del 1,6% nel 2024. Per l'UE nel suo complesso, si stima una crescita dell'1% nel 2023 e dell'1,7% nel 2024.

Tuttavia, ci sono ancora preoccupazioni riguardo alle persistenti pressioni inflazionistiche. L'UE prevede un'accelerazione dell'inflazione, con una crescita del 5,8% nell'Eurozona nel 2023 e del 2,8% nel 2024. A livello complessivo dell'Unione Europea, l'inflazione attesa è del 6,7% nel 2023 e del 3,1% nel 2024.

Riguardo al mercato del lavoro, nonostante il rallentamento dell'espansione economica, si prevede una lieve reazione nel mercato del lavoro dell'Unione Europea. Nell'Eurozona, si stima una crescita dell'occupazione dello 0,6% quest'anno e dello 0,5% nel 2024. A livello dell'UE nel suo complesso, la crescita prevista è dello 0,5% quest'anno e dello 0,4% nel 2024. Per l'Italia, si prevede una crescita dell'occupazione dello 0,5% quest'anno e dello 0,1% nel 2024. Il tasso di disoccupazione viene stimato al 6,8% nell'Eurozona (6,7% nel 2024), al 6,2% nell'UE (6,1% nel 2024), mentre in Italia si prevede un tasso di disoccupazione del 7,8% (7,7% nel 2024).

Complessivamente, l'Italia si prepara a una crescita economica più forte nel 2023 rispetto alle previsioni precedenti. La revisione al rialzo delle stime del PIL da parte della Commissione europea è un segnale positivo per il paese, che si proietta come una delle economie europee più dinamiche. Tuttavia, sono necessarie attenzione e adeguamenti per garantire una ripresa sostenibile nel lungo termine. Inoltre, l'Europa nel suo complesso si sta riprendendo dall'incertezza economica causata dalla pandemia, con prospettive di crescita moderata per gli anni a venire.

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Autore:

Redazione Rid Investment