Sei startup Italiane partono da Houston in direzione dello spazio

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Il settore spaziale italiano è in fermento grazie a sei startup e piccole e medie imprese (PMI) che stanno mettendo alla prova il mercato americano. Queste imprese sono approdate a Houston, una città simbolo del programma di esplorazione lunare Apollo, per un'intensa full immersion di cinque settimane che culminerà con incontri cruciali con i principali venture capitalist del settore. Questa straordinaria opportunità è resa possibile grazie all'iniziativa "Space it Up", un programma di accelerazione d'impresa e internazionalizzazione promosso dall'Istituto per il Commercio Estero italiano (ICE) e supportato dall'Agenzia Spaziale Italiana (ASI).

Il partner americano in questa iniziativa è la Space Foundation, un'importante associazione che riunisce tutti gli stakeholder del settore spaziale, offrendo alle imprese italiane una piattaforma ideale per esplorare le opportunità del mercato statunitense.

La selezione delle sei aziende italiane è stata un processo rigoroso, basato sulla capacità di comunicare con i tutor americani, sulla solidità del business plan, sull'innovazione delle proposte e sulla serietà imprenditoriale dimostrata. ICE ha stabilito che il core business di queste aziende dovrà rimanere in Italia per almeno 36 mesi, garantendo così il contributo al mercato nazionale.

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L'impegno richiesto a queste startup non è da sottovalutare. Cinque settimane a Houston, interagendo costantemente con la Space Foundation, comportano l'analisi approfondita del mercato americano, il perfezionamento dei piani aziendali e incontri con investitori privati. Il mercato delle startup negli Stati Uniti è notoriamente selettivo, e solo coloro che dimostrano competenza e capacità sopravvivono.

Il settore spaziale è noto per richiedere tempi lunghi per il ritorno degli investimenti, il che può scoraggiare le istituzioni bancarie. Tuttavia, anche in Italia, il settore ha fatto progressi significativi, con importanti istituti bancari che ora studiano attentamente la Space Economy.

Tra le sei aziende selezionate, spicca T4l, uno spin-off dell'Università di Padova, che sviluppa sistemi di propulsione innovativi per microsatelliti e razzi ibridi. Hanno recentemente siglato un'importante collaborazione con Avio, una delle aziende leader del settore spaziale italiano.

Arca Dynamics punta invece a offrire servizi di monitoraggio del traffico aerospaziale e di osservazione della Terra tramite nanosatelliti proprietari. Novac, d'altra parte, si concentra su supercondensatori solidi ad alte prestazioni, integrabili anche nei veicoli elettrici.

Nabu, con sede a Torino, sta lavorando su una piattaforma che ottimizza i processi di irrigazione in agricoltura, mentre Delta Space Leonis, la più giovane tra le sei, sta sviluppando pico satelliti che potrebbero rivoluzionare il monitoraggio dell'agricoltura, delle infrastrutture stradali e molto altro, con costi molto contenuti.

Infine, Involve Space sta sviluppando un progetto innovativo chiamato Strato Stata, che consiste in una piattaforma pseudo-satellitare sospesa nell'atmosfera grazie a un pallone sonda. Questa piattaforma è controllata da un software di intelligenza artificiale ed è in grado di rimanere stabile sopra un'area prescelta, fornendo un'alternativa flessibile e meno costosa ai tradizionali satelliti.

Una caratteristica intrigante di queste aziende è l'età dei loro fondatori, la maggior parte dei quali ha meno di 30 anni. Questo dimostra come nel settore spaziale, in costante espansione, le opportunità si stiano aprendo a un nuovo e giovane pool di talenti.

In conclusione, queste sei startup e PMI italiane stanno compiendo un audace passo avanti nel mercato spaziale americano, portando innovazione e ambizione dall'Italia a Houston. Con il supporto di ICE, ASI e Space Foundation, sperano di realizzare i loro sogni di indipendenza economica e contribuire al successo del settore spaziale italiano. Resta da vedere quale di queste aziende avrà successo nell'attrarre investimenti e creare un impatto duraturo nel settore spaziale globale.

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