Sostenibilità: Il successo del nuovo packaging di McDonald’s

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Negli ultimi anni, la crescente consapevolezza ambientale ha spinto molte aziende a rivedere le proprie pratiche, cercando soluzioni più sostenibili per ridurre l'impatto ecologico delle loro attività. Un esempio tangibile di questo cambiamento di rotta è rappresentato dalla recente ricerca commissionata dal consorzio Comieco, che ha esaminato la transizione della catena di fast-food McDonald's verso un packaging più sostenibile, con particolare attenzione al ricorso alla carta.

Il centro dello studio è stato il monitoraggio di sei punti vendita McDonald's a Milano, dove dal 2019 è stata avviata la sostituzione progressiva del packaging in plastica con soluzioni monouso in carta e cartone. I risultati sono sorprendenti: attualmente, oltre il 96% del packaging immesso a consumo è costituito da materiali cartacei.

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Secondo la ricerca, su una produzione settimanale di rifiuti in sala pari a 485 kg, più della metà (54,2%) è costituita dalla raccolta differenziata di carta e cartone. Questa componente, a sua volta, rappresenta l'84,7% del totale differenziato. Particolarmente significativo è il fatto che la frazione cellulosa, componente principale degli imballaggi cartacei, mostra una "purezza" superiore al 98%, con solo un modesto 1,15% di materiali estranei e un 1,1% di contaminazione da alimenti.

Questi risultati non solo rispettano gli standard di raccolta differenziata di carta, ma anche quelli del consorzio Comieco, aprendo la strada a un tasso di recupero che potrebbe ragionevolmente attestarsi nell'ordine dell'80-83%. Un successo notevole, che dimostra come sia possibile coniugare la comodità della ristorazione veloce con la sostenibilità ambientale.

La chiave di questa trasformazione è stata una revisione approfondita delle strategie di gestione dei rifiuti nei punti vendita McDonald's. Massimiliano Dell'Acqua, supply chain sustainability manager di McDonald's Italia, sottolinea l'importanza di coinvolgere sia i dipendenti che i consumatori in questo processo. Attraverso la formazione del personale e l'implementazione di contenitori che semplificano la separazione dei rifiuti, McDonald's ha raggiunto un notevole successo nella raccolta differenziata.

Un elemento fondamentale di questo cambiamento è l'utilizzo di imballaggi cellulosici, forniti da Seda International Packaging, che rispondono agli standard ATICELCA, collocandosi tutti in classe A o B e garantendo la piena riciclabilità. Anche gli imballaggi "compositi", rivestiti da un sottile film plastico, mostrano uno scarto di riciclo che dovrebbe attestarsi intorno al 3%, con un impatto minimo sulla gestione di cartiera.

Questi dati non solo confermano il successo della transizione di McDonald's verso un packaging più sostenibile, ma rappresentano anche un contributo significativo alla filiera cartaria italiana, che si posiziona al di sopra degli obiettivi europei di riciclo, raggiungendo oltre l'85% entro il 2023, sette anni in anticipo rispetto agli obiettivi Ue al 2030.

Il consorzio Comieco auspica che questo successo possa influenzare positivamente il dibattito sul nuovo regolamento europeo sugli imballaggi. Mentre l'Unione Europea si prepara ad adottare nuovi obiettivi e parametri più stringenti per la sostenibilità degli imballaggi, l'esperienza di McDonald's potrebbe diventare un modello per altre aziende, dimostrando che è possibile raggiungere un equilibrio tra praticità e responsabilità ambientale.

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