Tassazione delle Cripto-Attività in Italia, i chiarimenti del Fisco

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Con l'entrata in vigore dell'ultima legge di Bilancio, l'Agenzia delle Entrate ha fornito ulteriori dettagli sulla tassazione delle cripto-attività per le persone fisiche, gli enti non commerciali, le società semplici ed equiparate, e i soggetti non residenti senza stabile organizzazione in Italia. Le nuove disposizioni delineano il trattamento fiscale delle plusvalenze derivanti da queste attività digitali, introducendo regole chiare per garantire una maggiore trasparenza nel settore.

Definizione di Cripto-Attività
L'Agenzia delle Entrate definisce le cripto-attività come rappresentazioni digitali di valore o di diritti che non rientrano tra gli strumenti finanziari. Ciò include una vasta gamma di attività digitali, escluse quelle considerate strumenti finanziari tradizionali.

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Aliquota Fiscale e Soggetti Imponibili
Le plusvalenze derivanti da cripto-attività sono soggette a un'imposta del 26% per le persone fisiche, gli enti non commerciali, le società semplici ed equiparate, e i soggetti non residenti senza stabile organizzazione in Italia. Questa aliquota si applica a condizione che il reddito non sia generato nell'esercizio di attività d'impresa, arti o professioni, o in qualità di lavoratore dipendente.

Territorialità e Redditi Prodotti in Italia
La legge stabilisce che i redditi prodotti in Italia includono quelli derivanti da attività svolte nel territorio dello Stato e da beni situati nello stesso territorio. Inoltre, i redditi realizzati da soggetti non residenti sono inclusi nella nuova disciplina se sono relativi a cripto-attività detenute in Italia presso prestatori di servizi o intermediari residenti, o presso la loro stabile organizzazione se non residenti.

Detenzione Diretta e Territorialità
Nel caso in cui le cripto-attività siano detenute direttamente dal soggetto attraverso supporti di archiviazione, come chiavette USB, senza l'intervento di intermediari o prestatori di servizi, il reddito si considera prodotto in Italia se il supporto di archiviazione è situato nel territorio dello Stato.

Regime Agevolato per Cripto-Attività Detenute al 1° Gennaio 2023
Per incentivare la regolarizzazione delle cripto-attività già detenute al 1° gennaio 2023, è prevista la possibilità di rideterminare il costo o il valore di acquisto di tali attività. Tuttavia, questa agevolazione è subordinata al pagamento di un'imposta sostitutiva pari al 14%, che deve essere versata integralmente entro il 15 novembre 2023 o in tre rate annuali di pari importo, con la prima scadenza fissata entro la suddetta data.

In conclusione, le nuove disposizioni fiscali sulla tassazione delle cripto-attività offrono una chiara cornice normativa per i contribuenti italiani e non residenti che detengono tali asset digitali. L'obiettivo è quello di garantire una maggiore trasparenza e conformità fiscale nel settore delle criptovalute, rispondendo alle sfide emergenti nel contesto finanziario digitale.

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