Tassi sui mutui superano il 4%, non succedeva dal 2012

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I tassi sui nuovi mutui hanno superato la soglia del 4%, tornando ai livelli del 2012, in una corsa che continuerà nei prossimi mesi, perlomeno fino alla seconda metà dell'anno in corso.

Nonostante la lotta della Banca centrale europea all'inflazione, i prezzi continuano ad aumentare. L'aumento dei tassi ha causato un'onda di aumenti nel mercato dei mutui, che nel decennio di tassi zero aveva abituato i clienti a rate abbordabili.

In Italia, l'alto numero di proprietari di case e la grande percentuale di finanziamenti a tasso fisso dei mutui in essere hanno limitato l'impatto dell'aumento dei tassi. È ancora possibile surrogare il mutuo passando dal tasso variabile al fisso e richiedere la sospensione attingendo al Fondo Gasparrini in caso di difficoltà o perdita di lavoro. Tuttavia, l'erosione del reddito dovuto alla crescita dei prezzi e alle bollette maggiorate, uniti all'aumento delle rate, pesa su chi ha contratto un mutuo variabile.

La crescita dei tassi ha anche frenato chi intende richiedere un nuovo finanziamento, allontanando le fasce della popolazione meno abbienti. Fino a inizio 2022, i prestiti alle famiglie per l'acquisto di abitazioni avevano tassi poco sopra l'1,1-1,2% con Taeg sull'1,7-1,8%, ma tutto è cambiato con la fine della politica monetaria espansiva. Mese dopo mese, le banche e il mercato hanno aumentato i tassi dei finanziamenti arrivando al 4,12% del Taeg (comprensivo di spese accessorie) a febbraio. Un livello destinato ad aumentare sia per il rialzo di marzo sia per quello di maggio.

Secondo l'Unc, i tassi sono aumentati di 2,27 punti percentuali rispetto a febbraio 2022, arrivando a costare fino a 3.240 euro in più. La direttrice marketing di Mutuionline.it, Nicoletta Papucci, prevede che i tassi sui nuovi mutui andranno oltre il 4,2% nel mese di marzo e che saranno destinati a salire ancora. Tuttavia, si prevede una stabilizzazione nella seconda parte dell'anno.

Fortunatamente, la maggioranza dei mutui in Italia è a tasso fisso, limitando l'impatto dell'aumento dei tassi sui proprietari di case. Anche se i volumi dei mutui sono in calo, è stata registrata una ripresa delle surroghe di passaggio dal tasso variabile al fisso. Tuttavia, l'aumento dei prezzi e dell'energia colpiscono il reddito disponibile delle famiglie.

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