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U.S.A. scende il tasso di disoccupazione a luglio da 3,6 a 3,5%

Redazione Financial Panorama
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Il rapporto mensile sui non-farm payrolls relativi al mese di luglio 2023, appena pubblicato dal Bureau of Labour Statistics, ha suscitato una serie di riflessioni tra gli analisti economici. Mentre il tasso di disoccupazione ha registrato un calo incoraggiante, i numeri relativi all'occupazione nei settori non agricoli sono risultati inferiori alle previsioni. Questo articolo esplorerà gli aspetti chiave di questo rapporto e le implicazioni che potrebbero avere sul mercato del lavoro e sull'economia nel suo complesso.

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Uno dei dati più positivi emersi dal rapporto è il calo del tasso di disoccupazione al 3,5%, rispetto al 3,6% del mese precedente e del consensus. Questo segnale di una forza continua nel mercato del lavoro potrebbe riflettere una maggiore fiducia tra i lavoratori nel trovare impiego, ma potrebbe anche suggerire che alcune persone abbiano scelto di uscire temporaneamente dalla forza lavoro, influenzando così il tasso di disoccupazione.

Tuttavia, la creazione di posti di lavoro nei settori non agricoli è risultata inferiore alle aspettative. Sono stati aggiunti 187.000 posti di lavoro, solo leggermente superiori rispetto ai 185.000 creati nel mese di giugno (dato successivamente rivisto da 209.000). Questo dato si colloca al di sotto delle previsioni di un aumento di 200.000 posti di lavoro. Questa cifra potrebbe indicare una certa stabilità nell'occupazione, ma suggerisce anche la necessità di monitorare da vicino i futuri rapporti per valutare se si tratta di una tendenza a breve termine o di un segnale di una maggiore incertezza economica.

Anche il settore privato ha registrato numeri inferiori alle aspettative, con la creazione di 172.000 posti di lavoro rispetto ai 179.000 previsti dal mercato. Inoltre, il settore manifatturiero ha visto una diminuzione di 2.000 posti di lavoro, contrariamente alle attese di un aumento di 5.000. Questi dati potrebbero sollevare preoccupazioni sulla resilienza di alcune parti cruciali dell'economia, specialmente nel contesto delle sfide globali che il settore manifatturiero sta affrontando.

Le retribuzioni medie orarie sono un altro aspetto di grande interesse, soprattutto per la Federal Reserve. Con un aumento dello 0,4% rispetto al mese precedente e del 4,4% rispetto all'anno precedente, queste cifre superano leggermente le previsioni, indicando un potenziale aumento delle pressioni inflazionistiche. Le retribuzioni medie orarie sono strettamente monitorate dalla Federal Reserve in quanto indicano sia la salute del mercato del lavoro che le tendenze dell'inflazione.

In sintesi, il rapporto mensile sui non-farm payrolls a luglio 2023 presenta un quadro misto dell'economia degli Stati Uniti. Sebbene il tasso di disoccupazione in calo sia un segnale positivo, la creazione di posti di lavoro nei settori non agricoli è risultata inferiore alle aspettative, con implicazioni potenziali per la stabilità economica a breve termine. Gli investitori e gli analisti saranno attentamente in attesa di ulteriori dati per valutare se questa tendenza si confermerà o se si tratta di fluttuazioni temporanee. Inoltre, il rialzo delle retribuzioni medie orarie solleva interrogativi sull'inflazione e sull'orientamento futuro delle politiche della Federal Reserve.

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