Venezuela, risultati referendum: Schiacciante sostegno alla creazione di una nuova provincia nella Guayana Esequiba

Il Venezuela si prepara ad affrontare una nuova fase nella sua disputa territoriale con la Guyana, dopo che oltre il 95% degli elettori ha espresso il loro sostegno alla creazione di una provincia venezuelana nell'area ricca di petrolio della Guayana Esequiba. Il risultato del referendum consultivo, tenutosi domenica scorsa, è stato annunciato dalle autorità elettorali, che hanno indicato una partecipazione di oltre 10,5 milioni di cittadini venezuelani, su una popolazione elettorale di 20,7 milioni.

Il presidente del Consiglio Elettorale Nazionale (Cne), Elvis Amoroso, ha dichiarato che si tratta di "una vittoria evidente e schiacciante del 'Sì'", sottolineando l'ampio consenso ottenuto in favore della creazione di una nuova provincia. Questa regione in questione è situata nella Guayana Esequiba, un territorio conteso tra Venezuela e Guyana, alimentando una lunga disputa territoriale tra i due paesi. Le restanti quattro domande del referendum, tutte legate alla rivendicazione del territorio, hanno anch'esse ricevuto un sostegno superiore al 95%, indicando un consenso unanime da parte degli elettori.

Il presidente venezuelano, Nicolas Maduro, ha accolto con entusiasmo i risultati del referendum, annunciando una nuova e "potente" tappa nella disputa territoriale con la Guyana. In un discorso pronunciato di fronte a una folla entusiasta, Maduro ha affermato: "Oggi, il popolo ha parlato forte e chiaro e stiamo per iniziare una nuova fase potente, perché portiamo il mandato del popolo, portiamo la voce del popolo". La sua dichiarazione riflette la volontà del governo venezuelano di agire in conformità con la volontà espressa dagli elettori nel referendum consultivo.

La creazione di una nuova provincia nella Guayana Esequiba potrebbe avere impatti significativi sulla geopolitica della regione, con il Venezuela che cerca di riaffermare la sua sovranità su questa zona controversa. La Guyana, d'altra parte, ha già espresso preoccupazione per i risultati del referendum, sostenendo che la consultazione non è legalmente vincolante e che la disputa territoriale dovrebbe essere risolta attraverso mezzi diplomatici.

La comunità internazionale è ora chiamata a monitorare da vicino gli sviluppi in questa controversia territoriale, poiché le tensioni potrebbero aumentare in una regione già caratterizzata da una serie di complessi problemi geopolitici. Resta da vedere come la situazione evolverà e se le parti coinvolte riusciranno a trovare una soluzione pacifica a questa lunga disputa territoriale.

PUBBLICITÁ

Puoi seguirci anche sulle nostre piattaforme social

Altri articoli