Pressione fiscale sulle famiglie aumenta del 10,7% nel 2023: Analisi dei conti economici

L'anno 2023 ha segnato un significativo aumento delle imposte correnti pagate dalle famiglie italiane, secondo quanto riportato dall'Istituto Nazionale di Statistica (Istat). Un incremento di 24,6 miliardi di euro rispetto all'anno precedente (+10,7%), trainato principalmente dalla crescita dell'Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef) con un aumento del 10,2%, e delle ritenute sui redditi da capitale e sul risparmio gestito, che hanno registrato un aumento del 23,0%.

Questi dati emergono dalla pubblicazione dell'Istat sui Conti Economici Nazionali per settore istituzionale, che forniscono un quadro dettagliato della situazione economica del paese. Il rapporto evidenzia che il saldo degli interventi redistributivi nel 2023 ha comportato una diminuzione del reddito disponibile delle famiglie di 118,8 miliardi di euro, un incremento di 16,5 miliardi rispetto all'anno precedente. Parallelamente, le imprese italiane hanno registrato un aumento delle imposte sulla produzione pari a 2,2 miliardi di euro (+7,5%).

Nonostante un aumento del reddito disponibile delle famiglie del 4,7% nel 2023, il loro potere d'acquisto è diminuito dello 0,5% al netto dell'inflazione. La spesa per consumi finali è cresciuta del 6,5%, mentre la propensione al risparmio delle famiglie è scesa al 6,3%, raggiungendo il minimo dal 1995. Questo dato rappresenta un segnale significativo, indicando una diminuzione della capacità delle famiglie di mettere da parte risorse per il futuro. Inoltre, il tasso di investimento delle famiglie è sceso al 9,0% rispetto al 9,2% del 2022.

Anche le imprese hanno affrontato sfide nel contesto economico del 2023. Nonostante una crescita del valore aggiunto del 6,2%, il tasso di profitto delle imprese è sceso al 44,8% rispetto al 45,4% del 2022. Tuttavia, le imprese hanno continuato a beneficiare di importanti misure a sostegno dell'attività produttiva. Nel 2023, hanno ricevuto 23,8 miliardi di euro di contributi alla produzione e 31,4 miliardi di euro di contributi agli investimenti, con una parte significativa relativa al Piano Transizione 4.0. Complessivamente, il totale degli aiuti erogati, sia dall'Italia che dalle istituzioni europee, è stato di 55,2 miliardi di euro.

Questi dati evidenziano un quadro complesso dell'economia italiana nel 2023, caratterizzato da un aumento della pressione fiscale sulle famiglie, una diminuzione del loro potere d'acquisto e una riduzione della propensione al risparmio. Allo stesso tempo, le imprese hanno registrato una crescita del valore aggiunto, ma hanno affrontato una diminuzione del tasso di profitto, compensata in parte da sostegni governativi mirati. Resta da vedere come queste dinamiche si evolveranno nel prossimo futuro e quali politiche saranno adottate per sostenere la crescita economica e il benessere delle famiglie e delle imprese italiane.

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